Che succede nel fediverso italofono? Un appello per la decentralizzazione

28/04/2022

Ci risiamo. Ogni volta che l’attenzione pubblica su mastodon e il fediverso aumenta, ci ritroviamo nostro malgrado a subire attacchi ingiustificati dallə admin dell’istanza generalista mastodon.uno.

Mettiamo subito le cose in chiaro: noi non abbiamo nulla contro lə utenti dell’istanza mastodon.uno, con la quale, nonostante gli attacchi ricevuti, siamo da sempre rimastə federati. Non ci interessa giocare a chi ha l’istanza piú grossa. Siamo felici se le persone abbandonano i social network commerciali e si iscrivono a mastodon, anche se non scelgono la nostra istanza. Altrimenti a che servono la decentralizzazione e la federazione? Noi immaginiamo il fediverso come un’ecosistema variegato e interconnesso, in cui anime differenti possono coesistere e trovare nuovi spazi di scambio e confronto (politico, culturale, personale), libere da logiche competitive.

Ma non tuttə la pensano come noi. Sono almeno due anni che lə admin dell’istanza mastodon.uno portano avanti una campagna di denigrazione nei confronti di mastodon.bida.im e altre istanze a noi affini. Siamo regolarmente inseritə tra le “istanze problematiche” del sito mastodon.it, curato dallə admin di mastodon.uno. , e lL’account admin di mastodon.uno non perde occasione di sottolinearlo sul fediverso, all’interno di un’operazione che in inglese si chiama “cherry picking”: presentare dati isolati abilmente scelti per far sembrare la situazione molto peggiore di quanto sia. Quindi puntare tutto sul singolo fatto esasperandolo, “quella volta in cui un utente ha scritto X”, omettendo il contesto piú ampio in cui si esprime, il modo in cui le relazioni e le problematiche sono gestite e la frequenza con cui gli eventuali “incidenti” riportati si verificano. Così, finisce che non c’è piú differenza tra Gab, un’istanza alt-right isolata da tutto il fediverso, e Bida, un’istanza antifascista che intrattiene buoni rapporti con tutte le istanze italofone e internazionali.

Pensiamo che lə utenti del fediverso (attuali e potenziali) siano abbastanza intelligenti da discernere autonomamente quale sia l’istanza piú adatta a loro. La policy di Bida, e il suo posizionamento politico, sono molto chiari. Il fediverso non ha bisogno di cavalierə in armatura scintillante che avvisano lə ignarə utenti dei pericoli delle “istanze anarchiche”. Primo, perché questi “pericoli” che millantano non esistono. Secondo, perché chi arriva su Bida “per sbaglio” tipicamente lo capisce da solo.

Quindi, perché questi attacchi alla nostra istanza? Sarà forse che Bida è l’istanza italiofona più anziana e fino a poco tempo fa anche la più popolata e quindi collideva con l’autoproclamazione di “istanza/comunità mastodon italiana ufficiale”? Sarà forse che, come giá successo con Funkwhale, lə admin di mastodon.uno stanno portando avanti un’operazione di brandjacking? Cioè utilizzare il nome di un progetto (in questo caso Mastodon) per legittimarsi e accreditarsi agli occhi dellə utenti, come fossero i rappresentanti dello stesso? Sarà forse che vogliono la decentralizzazione, ma solo se c’è un capo?

A noi interessa promuovere l’autogestione nell’utilizzo di strumenti digitali per la comunicazione e l’organizzazione, per liberarci della dicotomia “fornitorə di servizi” / “utente”, per creare comunità aperte e solidali. Non siamo lə solə a pensarla così: altre istanze, italofone e non, si muovono in questa prospettiva, per la fioritura di una rete davvero decentralizzata e federata, per spazi digitali di prossimità.

Quindi vi rivolgiamo un appello, admin di mastodon.uno: basta attacchi strumentali contro Bida, basta black-list, basta cherry picking e accuse sull’istanza. Pratichiamo la decentralizzazione, non la competizione: che ognunə lavori per rendere la propria istanza accogliente e interessante per lə propriə utenti, senza gettare fango su altre istanze. Si può fare!

Il collettivo Bida