Facebook compromesso? Esploriamo il Fediverso

01/10/2018

Ci risiamo. Facebook, un’azienda che vale più di 500 miliardi di dollari, non è stata capace di difendere i dati dei propri utenti. Qualche giorno fa siamo venuti a conoscenza dell’attacco subito. L’unica novità è che per la prima volta siamo stati avvisati. Sì, perché se non ci fosse stato il GDPR e la minaccia di servere sanzioni economiche, probabilmente non lo avremmo neanche saputo. Tuttavia non conosciamo ancora nello specifico quali dati siano stati sottratti, da chi sia stato effettuato l’attacco e da dove sia partito. Forse qualcuno starà ora usando i dati biometrici degli account compromessi, o magari pubblicherà le nostre conversazioni riservate in qualche database. Non sappiamo che fine faranno quei dati e probabilmente non lo sapremo mai. Però qualcosa la sappiamo. Sappiamo che facebook profila qualsiasi nostra attività e costringe gli utenti ad associare la propria identità all’account della piattaforma, con gravi ripercussioni per la privacy di ciascuno. Facebook ha anzi, negli anni, adottato varie “contromisure” per contrastare le tattiche di autodifesa digitale, volte a mitigare l’invasione della propria sfera privata da parte di questa multinazionale: un utente non è più libero di creare alter-ego virtuali, pena la cancellazione dalla piattaforma. Anche per questo motivo abbiamo creato un’instanza Mastodon. Un’instanza in cui un utente può creare tutte le identità virtuali che vuole senza bisogno di fornire numeri di cellulare o carte di identità. Un nodo in cui la privacy viene fortemente rispettata. Un’isola nella rete in cui gli indirizzi IP degli utenti non vengono registrati. Per questo motivo, continuiamo a dire che l’unica soluzione è cancellare i propri account su facebook e scoprire i social network decentralizzati, esplorando il Fediverso.

Un’alternativa ai social network commerciali è possibile, oggi. Join Mastodon!